Perchè misurare la frequenza cardiaca?

Esperti e studiosi delle tecniche dell’allenamento hanno definito diversi metodi per calcolare le “frequenze cardiache ideali“, da seguire durante l’esercizio, si tratti di runner, bike, step o ellittica. La formula di Karvonen in particolare, risulta un metodo più accurato per misurare la percentuale della frequenza cardiaca massima individuale rispetto ad altre formule approssimative perché nello stabilirne i valori tiene conto di parametri soggettivi. I dati individuali necessari per poter ricavare l’intensità relativa con la formula di Karvonen sono la frequenza cardiaca a riposo e la frequenza cardiaca massima. Queste frequenze vengono utilizzate durante e dopo l’utilizzo degli acceleratori metabolici ed hanno lo scopo di aumentare il metabolismo basale, cioè aumentare il dispendio energetico ed il consumo di calorie giornaliero a riposo. Perché sappiate che si dimagrisce e si migliora fisicamente ed esteticamente durante le ore successive all’esercizio fisico appropriato!

In sostanza, il buon tecnico deve adeguare le frequenze cardiache di lavoro sulle macchine cardio vascolari partendo da circa il 60% della frequenza massima teorica per poi arrivare rapidamente al 75/85% della frequenza massima secondo le tabelle di Karvonen. Ad esempio una persona che ha 50 anni ed ha 55 pulsazioni minuto deve allenarsi inizialmente a circa 125 pulsazioni minuto e dopo poche sedute tra le 135 e le 145 pulsazioni minuto al fine di aumentare le capacità del proprio corpo di consumare energia e quindi rigenerarsi in maniera corretta! Ricordiamoci che allenarsi in questo modo ed alimentarsi bene determina le condizioni ottimali di salute e longevità! Un ultimo avvertimento, variate continuamente l’attività fisica tra una seduta e l’altra così da aumentare il metabolismo e ridurre l’effetto di adattamento organico poiché il corpo umano tende a risparmiare energia.

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Esperti e studiosi delle tecniche dell’allenamento hanno definito diversi metodi per calcolare le “frequenze cardiache ideali“, da seguire durante l’esercizio, si tratti di runner, bike, step o ellittica. La formula di Karvonen in particolare, risulta un metodo più accurato per misurare la percentuale della frequenza cardiaca massima individuale rispetto ad altre formule approssimative perché nello stabilirne i valori tiene conto di parametri soggettivi. I dati individuali necessari per poter ricavare l’intensità relativa con la formula di Karvonen sono la frequenza cardiaca a riposo e la frequenza cardiaca massima. Queste frequenze vengono utilizzate durante e dopo l’utilizzo degli acceleratori metabolici ed hanno lo scopo di aumentare il metabolismo basale, cioè aumentare il dispendio energetico ed il consumo di calorie giornaliero a riposo. Perché sappiate che si dimagrisce e si migliora fisicamente ed esteticamente durante le ore successive all’esercizio fisico appropriato!

In sostanza, il buon tecnico deve adeguare le frequenze cardiache di lavoro sulle macchine cardio vascolari partendo da circa il 60% della frequenza massima teorica per poi arrivare rapidamente al 75/85% della frequenza massima secondo le tabelle di Karvonen. Ad esempio una persona che ha 50 anni ed ha 55 pulsazioni minuto deve allenarsi inizialmente a circa 125 pulsazioni minuto e dopo poche sedute tra le 135 e le 145 pulsazioni minuto al fine di aumentare le capacità del proprio corpo di consumare energia e quindi rigenerarsi in maniera corretta! Ricordiamoci che allenarsi in questo modo ed alimentarsi bene determina le condizioni ottimali di salute e longevità! Un ultimo avvertimento, variate continuamente l’attività fisica tra una seduta e l’altra così da aumentare il metabolismo e ridurre l’effetto di adattamento organico poiché il corpo umano tende a risparmiare energia.

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