Come può l’alimentazione aiutare gli insonni?

Secondo l’Associazione Italiana del sonno (AIMS)sono 12 milioni gli italiani che soffrono di insonnia, ovvero hanno difficoltà ad iniziare il sonno o a mantenerlo durante la notte. Nella maggior parte dei casi ci si può imbattere in un’insonnia occasionale, legata a situazioni fisiche o psicologiche transitorie. Se però l’insonnia si protrae per settimane o mesi, allora è consigliabile richiedere un esame approfondito. Un aiuto importante per combattere questo disturbo è attribuibile anche all’alimentazione. Seguire un’alimentazione leggera, soprattutto la sera, con frutta e verdura, alimenti poco elaborati, ricchi di vitamine e digeribili, può aiutare a dormire.

I cibi che aiutano il sonno sono:
pasta e riso (integrali), orzo, pane e tutti quelli che contengono un aminoacido, il triptofano, che favorisce la sintesi della serotonina, il neuromediatore del benessere e il neurotrasmettitore cerebrale che stimola il rilassamento. Bene nella dieta serale anche semi oleosi, legumi, uova bollite, carne, pesce e formaggi freschi. Tra le verdure, al primo posto c’è la lattuga, seguita da radicchio rosso, cipolla e aglio, perchè le loro spiccate proprietà sedative conciliano il sonno, ma anche zucca, rape e cavoli. E se abbiamo voglia di zucchero infusi e tisane dolcificati con miele creano un’atmosfera di relax e di piacere in grado di distendere la mente.

E i cibi da evitare?
Da evitare sono: i carboidrati raffinati (biscotti, cereali confezionati, ciambelle, pane bianco, pasta non integrale, riso non integrale … sono cibi ricchi di zucchero difficili da digerire.), il glutammato monosodico (contenuto nei cibi pronti, preconfezionati, nei dadi, può in alcuni soggetti provocare una reazione eccitante. Oltre a disturbare il sonno, non sono ancora chiari gli effetti sulla salute di questa sostanza). Evitare anche l’alcool, il caffè, il tè che sono stimolanti ed eccitanti. Evitare inoltre tutti gli alimenti che contengono tiramina, sostanza che secerne norepinefrine, stimolanti cerebrali: cioccolato, crauti, melanzane, cibi affumicati, formaggi stagionati, salsicce. Tra gli alimenti meno sospettabili troviamo quelli con sodio in eccesso: curry, pepe, paprika e sale in abbondanza, ma anche patatine in sacchetto, salatini e piatti nei quali sia stato utilizzato dado da cucina. Anche gli alimenti in scatola, per l’eccesso di sodio e conservanti, sono da tenere lontani.

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